le donne dei marinai iniziano
la primavera con roselline bianche
appese ai crocifissi delle vecchie case.
sfidano le onde, il maestrale
con le letture dei sogni che si aprono
in bocca al mare, gli occhi spuntati
senza più lacrime, le preghiere in alto
agli invisibili acrobati
che ripetono la sera sui trapezi.
i salti sulle nuvole non misurano
l’inganno delle cadute
per via del fondo delle marine
accogliente e largo come sottane di trine
Mese: febbraio 2012
(martin stranka)
venice (chris anthony)
rosae
dentro il buio
l’inizio è la voce
mi avvisa – quando rientro nella casa
sempre la stessa
nonostante i muri stipati, stretti
le cornici inviolate, sorprese prive d’occhi
mi guardano – e non so ancora
delle maniglie serrate nell’attesa
(sfiorare la freddezza levigata) che si asciuga sulle dita
del silenzio che mi spetta
divaricato, dolce, una lunga notte
mi attraversa –
come un tempo di cera
che imprime a ciglia asciutte
il soffio dentro il buio
l’altra dimora